Palazzo Trecentesco centro storico Verona
Palazzo Trecentesco centro storico Verona
01 aprile 2005
RELAZIONE INTERVENTI ESEGUITI
SUPERFICI AFFRESCATE
In riferimento a quanto emerso dalle disintonacature eseguite si era riscontrato che la presenza degli intonaci più antichi affrescati era rilevante sia nella porzione di Vicolo Cavalletto ( circa 40mq) che in Via S.Maria in Chiavica anche se in questa facciata sono più distribuiti .
Tali intonaci presentavano sempre pitture ad affresco in discreto stato di conservazione con presenza di molteplici fessurazioni , scialbi e lacune di strato pittorico .
Vista la particolarità degli affreschi ( bugnato , lunette ecc ecc ) e l’estensione , a nostro parere, l’ipotesi di restauro più consona é stata quella di conservare il più possibile gli affreschi presenti.
Si è proceduto nell’ integrare alcune lacune di raccordo tra superfici affrescate con una intonacatura a riproporre parzialmente in modo sotto tono il disegno e le cromie dei dipinti a cui fa da connessione .
Con tale sistema si è dato maggior risalto alla lettura dell’intera facciata , come si può vedere anche dalle foto , supportata dalla messa in luce di alcune spalle con capitello delle finestre antiche.
Il resto della facciata è stato intonacato con malta di calce naturale con un ultimo strato di intonachino colorato tirato con frattazzo metallico in modo da creare una superficie in accordo con il marmorino antico a cui si richiama anche coloristicamente .
specifiche tecniche degli interventi sugli intonaci affrescati nelle facciate
Preconsolidamento: per quanto concerne lo strato d'intonaco ed arriccio, è stato effettuato un preconsolidamento lungo tutto i bordi pericolanti, con un'opportuna maltina a base di grassello di calce ed, ove si riterrà opportuno (distacchi, spanciamenti ), mediante iniezioni a base di malte autogene e di miscele costituite da grassello di calce ed addizionate con inerti fossili.
Pulitura: la rimozione dei residui d’intonaco soprammessi, debordanti e l’asportazione delle vecchie stuccature, riempimenti impropri, è stata eseguita usando mezzi meccanici manuali facendo molto attenzione; successivamente è la preparazione del fondo delle lacune a base di calce idraulica desalificata.
In seguito agli esiti dei vari saggi di pulitura si è deciso di provvedere alla completa rimozione delle scialbature soprammesse seguendo varie metodologie d’intervento:
- esecuzione di una prima azione emolliente, delle scialbature più superficiali e consistenti, mediante appositi impacchi reiterati di acqua demineralizzata, in sospensione con carbossimetilcellulosa;
- in seguito alle risultanze della prima fase operativa,è stata eseguita una rimozione degli strati di scialbature più sottili ed aderenti alla pellicola pittorica, mediante una delicata e puntuale azione meccanica effettuata con spugnette, pagliette poco abrasive, con finiture a bisturi;
- tale operazione è stata nuovamente differenziata e definita, ove si è reso necessario, eseguendo leggeri impacchi solubilizzanti a base di acqua deionizzata e di ammonio carbonato in bassa concentrazione;
- l’intervento è stato completato nelle campiture di colore che non presentavano difetti di coesione, tramite spugne in lattice sintetico (Wishab).
Consolidamento: in relazione alla tipologia dei sollevamenti, sia del film pittorico sia dello strato di intonaco, è stato eseguito un consolidamento nelle zone maggiormente decoese, che presentavano distacchi, spanciamenti e craquelures, mediante iniezioni a base di opportune miscele costituite da grassello di calce ed addizionate con inerti fossili, e con resine acriliche tipo Primal ac33.
Stuccature: è stato effettuato il collegamento materico tra le superfici originali interrotte dalle cadute o dalle fessurazioni; nelle lacune più ampie con un intonaco colorato ad impasto in funzione di neutro con una differenziazione in base alla posizione della lacuna stessa; nelle piccole lacune e nelle picchiettature irregolari sono state effettuate stuccature mediante apposito impasto a base di grassello di calce, sabbia fine di fiume e/o polveri di pietra analoga, nell’intento di ottenere una compattezza ed una tonalità simile all’intonaco originale. Per quanto concerne le perdite di piccola entità o per le picchiettature che si presentavano formalmente regolari e compatte, sono state mantenute sotto livello, consolidate e velate cromaticamente per ottenere un opportuno sottotono.
Restauro pittorico: si è proceduti con un abbassamento di tono per quanto concerne le perdite materiche (lacune ed abrasioni) mediante velature e/o tratteggio ad acquerello, al fine di restituire un’ottimale lettura formale e cromatica del testo figurativo.
Protezione finale: ritenendo (purtroppo) necessaria la stesura di un prodotto con funzione protettiva rispetto le aggressioni atmosferiche è stata usata una miscela a base di ossalato di calcio.
INTONACI E SUPERFICI MURARIE
Integrazione / rifacimento intonaco
Vista la presenza di un intonaco pericolante od ammalorato praticamente su tutta la superficie di facciata è stato eseguito previa saggiatura ;
-la demolizione a punta e mazzetta fino al vivo della muratura eventuale scarnitura dei giunti tra pietre e sassi e/o mattoni .
-lavaggio della muratura e stesura di un rinzaffo di malta a base di calce idraulica naturale ed aerea in dosi appropriate con sabbia di fiume grana medio grossa con caratteristiche di riadesione e plasticità
-stesura di intonaco con malta a base di grassello per la maggior parte e calce idraulica naturale e sabbia fina
-rasatura finale , dove previsto, con intonachino a base di grassello di calce naturale e terre colorate e sabbia media tirato a frattazzo metallico con tonalità , saturazione cromatiche come da progetto autorizzato .
FINESTRE ED ELEMENTI LAPIDEI
Nello sviluppo dei quattro livelli sono presenti principalmente due tipi di aperture : .Come si deduce anche dai disegni dello stato dei materiali e dello stato di conservazione la maggior parte degli elementi lapidei sono costituiti da calcare semi tenero , calcarenite ( comunemente chiamato tufo) .
Di norma risultavano essere in buono stato di conservazione tranne qualche esempio dove presentavano erosioni , distacchi e macro fessurazioni , specialmente in alcuni elementi dei piani superiori .
Elementi lapidei
In riferimento alle relazione d’intervento proposta , in seguito all’inizio lavori ed all’analisi puntuale della situazione esistente , ed in riferimento all’esecuzione di tassellature su porzioni di materiali lapidei , si è resa necessaria la sostituzione di alcuni bancali e porzioni di spalle.
Per le rimanenti finestre e mensole in generale il tipo di intervento eseguito corrisponde a quello autorizzazto ed é il seguente:
-rimozione delle eventuali parti incongrue , stuccature e rifacimenti non ben integrati con malte cementizie .
- trattamento biocida con prodotti antibiotici scelti in base ai dati ottenuti dalle indagini sulla microflora eseguito a pennello o mediante nebulizzazione , pulizia con acqua e spazzolature .
-pulizia controllata mediante impacchi solubilizzanti e ripetuti lavaggi con spazzolature , mantenendo parzialmente l’eventuale patina prodottasi col tempo ma con rimozione degli strati delle velature accumulatesi.
-consolidamento in profondità attraverso iniezioni e pennellature , sino a rifiuto , di esteri alcolici dell’acido silicico
-dove necessario stuccature delle giunzioni e fessurazioni con stucco eseguito a tono ( calce idraulica naturale , grassello di calce , sabbia fina lavata e polvere di marmo e/o tufolina , resina acrilica Primal ac 33 a bassa percentuale)
-dove necessario (per piccole porzioni) ricostruzione parziale della superficie dei manufatti degradati eseguita a tono ( calce idraulica naturale , grassello di calce , sabbia fina lavata e polvere di marmo e/o tufolina , resina acrilica Primal ac 33 a bassa percentuale) .
Nel caso di lacune di forte spessore o porzioni rilevanti di materiale lapideo incoeso dove si è danneggiata e resa non leggibile l’immagine del manufatto sono state eseguite parziali tassellature con materiale omogeneo all’esistente e cromaticamente velato ed armonizzato alle parti antiche
- velatura a tono per armonizzare le varie parti del manufatto
- inserimento di barre e/o lame in carbonio ancorate con resina epossidica per ricucire lesioni estese a tutti i livelli della casa nei contorni lapidei con presenza di lesioni e nella pietra del poggiolo . con ricostruzione parziale della superficie dei manufatti degradati eseguita a tono (, sabbia fina lavata , polvere di marmo e resina epossidica a tono ) e velatura a tono per armonizzare le varie parti del manufatto
Il lavoro di restauro delle facciate è riferito all’immobile di cui alla voce “Vincolo palazzo trecentesco “ - per l’indagine storico artistica si rimanda a tale intervento